Informativa n. 4/2020
Area Paghe e Contributi
Oggetto: Nuovo bonus 100 Euro
Il decreto Legge 5 febbraio 2020, n. 3, introduce un nuovo trattamento integrativo dei redditi di lavoro dipendente e assimilati e, in sostanza, ridetermina l’importo ed estende la platea dei percettori del bonus Renzi.
La misura prevede l’erogazione di 100 euro al mese, al posto dei precedenti 80 euro, per ciascun beneficiario. Inoltre sono state innalzate le soglie di reddito massimo per accedere al beneficio previste dalla precedente normativa e sono state introdotte nuove detrazioni fiscali.
Ecco le principali novità introdotte:
l’integrazione sarà erogata dal 1° luglio 2020, con un importo annuo pari a 600 euro per il periodo luglio – dicembre 2020 e a 1.200 euro a partire dal 2021;
- possono accedere al bonus 2020 le persone con un reddito non superiore a 28.000 euro;
- i lavoratori che hanno un reddito complessivo annuo compreso tra gli 000e i 28.000 Euro ricevono tutti l’intero importo, pari a 100 euro in più in busta paga al mese;
- viene abolito l’importo ridottodel bonus per coloro che hanno un reddito complessivo annuo superiore a 24.600 Euro e che non supera i 26.600 Euro.
Il beneficio, che non concorre alla formazione del reddito, viene esteso ai lavoratori che hanno un reddito complessivo annuo tra i 26.600 e i 28.000 euro. Dunque, se il reddito è maggiore di 8.000 euro e non supera 28.000 euro, dal prossimo luglio si percepirà il nuovo bonus di 100 euro al mese. I redditi inferiori a questo importo rientrano nella cosiddetta ‘no tax area’, ovvero una fascia di reddito esente da imposte e, pertanto, non comportano il pagamento dell’Irpef.I beneficiari, devono avere una imposta lorda di ammontare superiore alle detrazioni da lavoro che spettano loro determinata sui citati redditi.
COME SI RICHIEDE?
Il bonus fiscale non deve essere richiesto
QUANDO DEVE ESSERE RESTITUITO?
Anche nel caso del nuovo Bonus 100 euro, che viene erogato direttamente in busta paga al lavoratore che ne ha diritto, quindi automaticamente, se in fase di conguaglio risulta non spettante va restituito per l’importo indebitamente percepito.
Se tale importo da restituire supera i 60 euro, la restituzione viene effettuata in n.4 rate di pari ammontare a partire dalla retribuzione successiva. Lo stesso sistema si applica anche per la nuova detrazione fiscale.
Tutti i dipendenti che scelgono di non voler avere in busta paga tale Bonus sono pregati di indicarlo allo scrivente Studio Tempestivamente attraverso il modello pubblicato sul Portale aziendale.
Il nostro Studio resta a disposizione per qualsiasi informazione o ulteriori chiarimenti.
Distinti Saluti