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Cantieri temporanei o mobili – Patente a crediti

Da alcuni giorni è ufficialmente scattato il coutdown: a partire da ottobre 2024 tutti coloro che faranno accesso in un cantiere temporaneo o mobile, così come definito dall’art. 89, comma 1, lettera a) D.Lgs. 81/2008, dovranno dotarsi di patente a crediti.

La legge 56/2024, di conversione del cosiddetto Decreto legge Pnrr4, ha infatti istituito un sistema di qualificazione delle imprese, già previsto – a suo tempo – dal D.Lgs. 81/2008, ma mai attuato; l’attuale sistema di qualificazione, destinato a imprese e a lavoratori autonomi, si differenzia in maniera sostanziale da quello inizialmente previsto, in funzione di presupposti diversi da cui ha preso origine l’intervento legislativo.

Se da un lato il sistema iniziale contenuto nel Dlgs 81/2008 (all’articolo 27) mirava ad introdurre un complesso di strumenti non tanto di verifica formale ma di premialità sostanziale per imprese virtuose capaci di soddisfare standard elevati, l’attuale sistema di credito ha lo scopo di rilevare – semplicemente – il rispetto dei precetti normativi.

Pertanto, diversamente dalla sua formulazione originale, il nuovo sistema di crediti non richiede un complesso organizzativo che vada oltre agli adempimenti minimi previsti per legge, ma il loro rispetto puntuale.

Un aspetto fondamentale della versione corrente del testo normativo riguarda la sua piena applicabilità: l’articolo 27 del Dlgs 81/2008, nella sua formulazione originaria, prevedeva che un apposito decreto del presidente della repubblica avrebbe dovuto dare attuazione al sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi, ma tale provvedimento non è stato mai emanato e, di conseguenza, il sistema di qualificazione tramite patente non è mai entrato in vigore; l’art. 29, comma 19, del D.L. 19/2024, convertito con modificazioni in legge 56/2024, ha sostituito integralmente la precedente formulazione dell’articolo 27 in commento, dando concretamente vita al sistema di qualificazione delle imprese e di lavoratori autonomi tramite crediti, che ha sia una valenza prevenzionale, sia abilitante allo svolgimento di determinate attività.

Tuttavia, per completare il quadro della patente a crediti mancano ancora alcuni tasselli, in assenza dei quali le misure non potranno ritenersi operative.

L’operatività della patente a crediti dal prossimo 1° ottobre 2024 è subordinata, infatti, all’intervento del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in relazione all’individuazione delle modalità di presentazione della domanda per il conseguimento della patente e i contenuti informativi della patente medesima, nonché i presupposti e il procedimento per l’adozione del provvedimento di sospensione; il decreto ha, inoltre, il compito di individuare i criteri di attribuzione di crediti ulteriori rispetto al punteggio iniziale, nonché di definire le modalità di recupero dei crediti decurtati.

Infine, il decreto potrà definire l’eventuale estensione ad altri ambiti di attività (sentite le organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative).

A oggi, il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha proposto una bozza di decreto attuativo, già condiviso dalla prima settimana di luglio 2024 e attualmente al vaglio delle parti sociali, ma in assenza della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale lo strumento della patente a crediti non potrà acquisire piena operatività.

A tal proposito, è recentemente intervenuto il Consiglio di Stato tramite parere 1154/2024 del 29 agosto scorso, con cui suggerisce qualche emendamento e correzione formale allo schema di decreto attuativo sulla patente a crediti precisando – da ultimo – che «la previsione dell’entrata in vigore il 1° ottobre 2024 possa essere mantenuta solo a condizione che il regolamento in esame venga pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale quanto meno entro il giorno precedente».

Giova ricordare, inoltre, che la norma prevede una modalità di richiesta e di rilascio della patente a crediti esclusivamente telematica, mediante procedura operativa disponibile sul sito istituzionale dell’Ispettorato nazionale del lavoro: ad oggi tale funzionalità non è ancora stata resa disponibile, pertanto, anche qualora la pubblicazione in Gazzetta del decreto attuativo dovesse avvenire entro il 30 settembre prossimo, l’aggiornamento delle procedure telematiche disponibili sul sito dell’Inl risulta conditio sine qua non per poter intraprendere il percorso di qualificazione di imprese e lavoratori autonomi operanti in cantieri temporanei o mobili.

Per concludere, la piena applicazione del sistema di qualificazione mediante credito potrebbe non assumere piena operatività entro il prossimo ottobre, ma è bene ricordare che imprese e lavoratori autonomi hanno già da ora la necessità di intervenire sulle azioni che garantiranno il possesso dei requisiti minimi necessari per certificare il diritto alla patente: certificato di iscrizione alla camera di commercio, Durc in corso di validità, Dvr (documento di valutazione dei rischi) qualora sia occupato in azienda almeno un lavoratore (compresi i soci ed i collaboratori), attestati di formazione obbligatoria in tema di salute e sicurezza, designazione dell’Rspp (responsabile del servizio di prevenzione e protezione) qualora sia occupato in azienda almeno un lavoratore (compresi i soci ed i collaboratori) e certificazione di regolarità fiscale, qualora prevista.

 

In attesa della pubblicazione su Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo, alleghiamo schema provvisorio dello stesso pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro.

 

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